Modificato il: 25/02/2020
Scopri, leggendo questo articolo, se a Washington si consegna la marijuana a domicilio, se è legale e quanto è possibile consumarne.
Come in Italia, con il nostro delivery di cannabis legale a Milano, negli Stati Uniti la Marijuana consegnata a domicilio non è più un’utopia ma una vera e propria realtà.
Ogni confezione da 2,5 grammi ha un costo che si aggira intorno ai 50 dollari e le vendite raggiungono un fatturato mensile che supera il milione di dollari.
Un mercato che molti attendevano ma che pochi hanno avuto il coraggio di sfruttare soprattutto a causa della poca chiarezza delle leggi in merito all’argomento. Il rischio di cadere nel reato ha fermato molti che così facendo hanno lasciato via libera ad altre realtà.
Giovani che hanno deciso di buttarsi in un’avventura che ha dato loro ragione… Visti i profitti milionari che stanno ottenendo con l’idea di portare direttamente a casa un prodotto.
Pizza, gelato e… Sì: a Washington si consegna marijuana a domicilio
Prima si è partiti con la brillante idea di consegnare la pizza, poi si è passati alla spesa per proseguire con la consegna di elettrodomestici di ogni tipo, olio, vino, surgelati e ora anche la marijuana arriva direttamente nelle case dei consumatori.
La vendita porta a porta è ciò che si sta verificando a Washington.
Un business pensato dagli studenti che hanno dimostrato di avere la prontezza di cogliere al volo l’affare valutando la possibilità di sviluppo del commercio legale di marijuana.
Evan Cox, ha dichiarato su The Economist che dopo aver effettuato decine di consegne di pizze a domicilio per diversi mesi, ha intuito che lo stesso servizio poteva essere effettuato con un guadagno maggiore cambiando prodotto.
Da qui nasce l’idea di creare la consegna a domicilio di marijuana, un business che si sta rivelando un vero successo.
L’attività è potuta iniziare solamente dopo che nello stato di Washington è stato legalizzato l’uso e la vendita di cannabis in quantità limitate ed esclusivamente ad uso terapeutico.
Quell’istante ha segnato l’inizio di una crescita rapida della domanda che, a sorpresa, ha superato in pochissimi giorni l’offerta. Infatti non si può certo pensare che in così poco tempo si possa recuperare una quantità sufficiente di prodotto per rispondere alle migliaia di richieste di ricevere erba a casa dai cittadini di Washington.
Un altro problema che rallenta lo sviluppo legale di tale attività, è ottenere, in modo rapido, la licenza necessaria per aprire un’attività specializzata nella vendita delle infiorescenze di cannabis a domicilio.
Da un’idea nasce WinterLife: i fattorini della marijuana
Cox ha spiazzato la concorrenza fondando a Seattle WinterLife, un negozio che punta sulla vendita al dettaglio di marijuana tramite una sorta di ecommerce. I clienti registrati possono effettuare la loro ordinazione scegliendo tra i prodotti disponibili.
Dopo aver consultato i prodotti e i relativi prezzi, i consumatori ordinano il tipo di marijuana che prediligono e la quantità che desiderano entro certi limiti.
Il prodotto scelto viene consegnato direttamente a casa del cliente o all’indirizzo scelto durante l’ordine.
Nell’intervista pubblicata da The Economist, Evan Cox precisa che il business della cannabis è un affare molto semplice, anche meglio della consegna della pizza a domicilio (in quanto la marijuana non necessità di arrivare calda a casa delle persone). Inoltre non si tratta di un prodotto deperibile.
Non solo: ogni cliente è libero di cambiare opinione modificando l’acquisto iniziale chiedendo un cambio di prodotto nel momento stesso in cui il fattorino effettua la consegna.
Un altro fattore da non trascurare è il fatto che con la consegna di marijuana a domicilio si ha un guadagno notevolmente maggiore rispetto agli altri prodotti.
Questo è dimostrato dalle entrate della WinterLife che sono arrivate a toccare il milione di dollari di fatturato mensile. L’azienda di Cox, ha già assunto oltre 50 persone per poter soddisfare le migliaia di richieste e prevede di assumerne altre nei prossimi mesi.
Cannabis a domicilio a Washington: un business che confina tra legalità e illegalità
Evan Cox è uno studente americano che ha colto al volo l’occasione del super business della marijuana a domicilio, ma che dovrà fare attenzione a non superare i sottili limiti tra legalità e illegalità.
Tale preoccupazione è dovuta al fatto che anche se a Washington è stato legalizzato l’acquisto di cannabis, la consegna a domicilio potrebbe rappresentare ancora un gesto illegale e quindi non consentito dalla legge. Questa attività potrebbe essere perciò punita in qualità di reato penale, come succede in altri Stati in cui è considerato fuorilegge.
La città di New York, ad esempio, ha registrato un grande numero di ragazzi che hanno deciso di svolgere la stessa attività di Evan Cox in autonomia.
Il rischio in questo caso è più elevato in quanto il consumo della cannabis terapeutica è legale ma non lo è il commercio.
I ragazzi incaricati alla consegna a domicilio sono dunque molto attenti a non attirare l’attenzione per evitare conseguenze anche gravi: in genere non portano mai una quantità maggiore di 25 grammi di marijuana.
Questo è un dettaglio importante in quanto se venissero fermati e perquisiti dagli agenti di polizia, essendo una piccola quantità di prodotto riceverebbero solamente una multa.
Sembra però che la polizia non abbia un particolare interesse a ostacolare tale attività.
Nonostante il rischio di sanzioni, il gioco vale la candela – dicono – in quanto ogni sacchetto contiene 2,5 grammi di erba e viene acquistata a un prezzo di 50 dollari.
In un giorno di lavoro questi ragazzi riescono a consegnare diverse decine di confezioni di cannabis a domicilio.
I consumatori, dal canto loro, amano questa forma di commercio in quanto anonima e priva di rischi al contrario della classica vendita tramite spacciatori dalla dubbia reputazione e in luoghi poco raccomandabili.
Un’app per la consegna a domicilio della marijuana
In vista del raggiungimento totale e sicuro della legalizzazione del libero commercio con consegna della cannabis, a Seattle due ragazzi stanno sviluppando un’app attraverso la quale i consumatori possono ordinare la marijuana.
I loro nomi sono Josiah Tullis e Megh Vakharia che però accetteranno solamente ordinazioni provenienti dalle persone che sono in possesso dell’apposito tesserino rilasciato a coloro che ne fanno un uso terapeutico.
Questo porterà a ridurre il numero dei potenziali clienti in quanto molti non sono il possesso di tale documento.
Nonostante questo, essendo un mercato in continua espansione, la mole di ordini che riceveranno saranno sicuramente più che sufficienti. Il business si svilupperà in modo esponenziale e si prevede quindi uno sviluppo dell’attività estremamente fruttuosa per gli intraprendenti studenti.
In ogni caso, legale o no, il commercio di marijuana con consegna diretta conviene a tutti, ma il problema potrebbe presentarsi nel monitoraggio di tali attività.
Il forte sviluppo infatti, rende difficoltoso mantenere sotto controllo tutte le iniziative che nascono ogni giorno e che cercano di entrare nel business su diversi fronti, talvolta senza licenza né conoscenza approfondita della materia.
Poca importanza è stata data al rapporto delle Nazioni Unite riguardante l’utilizzo di droghe, che mette in evidenza come la legalizzazione stia aumentando la tossicodipendenza e non il contrario come si era pensato in precedenza.
Inoltre un fatto estremamente grave è che si registra un aumento di minori che vengono ricoverati nelle strutture ospedaliere in preda ad allucinazioni. La causa di tali reazioni è stata individuata nel contatto, accidentale o meno, con la marijuana.
La casistica appena descritta è in continuo e rapido aumento come si può vedere dai registri ospedalieri statunitensi.
Chi commercia in questo settore è interessato al profitto e alla potenzialità che questo business può avere e, non c’è alcun dubbio, che la cannabis rappresenti un’elevata fonte di guadagno.
Legalizzazione lenta – consegna veloce
La cannabis è ormai una realtà in molti Paesi del mondo compresi gli States.
Quello che accomuna tutti questi luoghi è la lentezza con la quale si arrivi a conquistare quello che le persone richiedono come diritto.
La marijuana è infatti una terapia utile ed efficace per diverse patologie. Ma la difficoltà di reperire tale prodotto, l’elevato costo e il rischio di andare per strada a cercare soggetti poco sicuri per avere le infiorescenze di cannabis hanno spesso portato a grosse difficoltà.
L’attuale legalizzazione della cannabis a Washington e in diversi Stati consente di ottenere il prodotto acquistandolo da fonti sicure per quanto riguarda la coltura delle piante in modo corretto e biologico.
Inoltre non è più necessario uscire per strade e vicoli oscuri ricercando spacciatori e correndo pericoli per la propria vita… E non si tratta solo di essere malmenati o derubati.
Addentrandosi in ambienti oscuri per acquistare illegalmente la marijuana si può essere arrestati anche se il tuo interesse è esclusivamente terapeutico e non hai altro mezzo per procurartela.
Inoltre vi è la possibilità di acquistare erba trattata con prodotti chimici che danno dipendenza e non sono quindi adeguati alla cura.
L’innovativa invenzione della consegna di erba a domicilio consente di evitare tutto questo restando nella legalità, anche se ancora non è ben chiaro il punto che riguarda la legalizzazione della consegna.
Non si comprende perché in certi Stati sia legale il consumo di marijuana ma non lo sia la consegna di tale prodotto terapeutico.
Sembra un controsenso che mette a rischio sia chi la vende che coloro che l’acquistano in modo legale.
È dunque necessario fare chiarezza su alcuni punti fondamentali che regolano il business della consegna a domicilio di cannabis light: una legalizzazione che risulta lenta mentre cresce la rapidità del servizio di consegna.