Modificato il: 25/02/2020
Anche Amazon può sbagliare: per errore ha consegnato 30 kg di marijuana ad una coppia in Florida! Qual è stata la reazione?
Sbagliare è umano, e Amazon non fa eccezione (ma ti assicuriamo che durante le nostre consegne di marijuana light a Milano non ci è mai capitata una situazione di questo genere)!
Una coppia di Orlando, Florida, che ha esplicitamente richiesto di restare nell’anonimato, verso la fine di ottobre 2017 ha ricevuto a casa un ordine fatto su Amazon. Si aspettava di trovare dei contenitori di plastica, come quelli che aveva acquistato.
Difficile immaginare la loro sorpresa quando, aprendo il pacco, vi hanno trovato dentro 65 pound (circa 30kg) di marijuana.
Ma cosa dice la legge sulla cannabis in Florida?
La Florida è uno degli stati americani in cui è legale solo l’uso di marijuana per motivi terapeutici.
L’uso ricreativo è stato fortemente depenalizzato, ma essere trovati in possesso di 30 grammi di inflorescenze essiccate, dal valore di circa 200.000 dollari, può condurre unicamente al carcere.
Quei quantitativi, infatti, vanno ben oltre i limiti del consumo personale.
Non ci sorprende affatto, dunque, la reazione della coppia di Orlando: hanno immediatamente avvisato le forze dell’ordine anche per paura di eventuali ritorsioni da parte del mittente della consegna.
La polizia ha prontamente sequestrato il carico e, dopo aver appurato l’accadimento, ha provveduto a contattare i responsabili della spedizione dell’azienda di Jeff Bezos.
Pssst… Per caso vuoi conoscere lo status della cannabis in Danimarca? Clicca qui: “La marijuana è legale in Danimarca?“.
La reazione di Amazon alla consegna errata di marijuana.
Il colosso mondiale dell’e-commerce ha sentito puzza di guai e ha annunciato che avrebbe pienamente collaborato con le indagini.
Non solo, infatti, in Florida la marijuana per scopi ricreativi è ancora illegale, ma una consegna di quelle dimensioni necessita di determinati permessi.
Al momento gli accertamenti della polizia e i dati messi a disposizione da Amazon sono ancora insufficienti per fare piena luce sull’accaduto, ma la società di Jeff Bezos ha voluto chiudere la vicenda senza troppi indugi, lasciandosi andare ad un lungo silenzio stampa per quanto riguarda l’accaduto.
La coppia di Orlando è stata liquidata sbrigativamente con delle scuse formali e un buono di 150 dollari da spendere in prodotti Amazon.
Se in tal modo, tuttavia, contava veramente di chiudere la vicenda, Amazon ha fatto per una seconda volta male i conti.
I due malcapitati, infatti, non sono rimasti affatto soddisfatti. 150 dollari e delle povere scuse non sembrano essere sufficienti a compensare il rischio di finire in galera e il timore che il mittente, quello vero, del pacco possa provvedere a ritorsioni nei loro confronti.
Il servizio di consegna di marijuana da parte di Amazon
Lo sfortunato evento ha origine nella decisione di Amazon di lanciarsi anch’essa nel florido mercato della marijuana.
Un settore che, in seguito alla legalizzazione del 2018 in Canada, ha registrato tassi di crescita enormi, con altrettanto giganteschi tassi di partecipazione e ordini.
Nei paesi in cui la cannabis è completamente legale, infatti, la società di Jeff Bezos ha impiegato poco a lanciare un settore dell’e-commerce e di consegna a domicilio di marijuana per tutti gli appassionati e i richiedenti.
Non solo accessori ma anche vere e proprie bustine di inflorescenze, resine ed estratti. Chiunque si trovi in uno dei paesi in cui l’uso ricreativo è riconosciuto e legale può ordinare comodamente da Amazon il quantitativo e il tipo di cannabis desiderato.
La consegna e l’efficienza del servizio sono da sempre una delle colonne portanti della società, la quale, tuttavia, non è completamente al riparo dagli errori.
I limiti legali delle consegne di cannabis di Amazon
L’uso ricreativo della marijuana prevede, da Stato a Stato, limitazioni sulla quantità che si può avere con sé.
In California, ad esempio, la quantità limite per ogni transazione è di 28 grammi, sopra i quali si incorre in sanzioni.
Un’altra importante limitazione concerne la modalità d’uso. Consumare cannabis nei luoghi pubblici o in quelli non autorizzati resta comunque severamente vietato, motivo per cui la maggior parte delle volte i consumatori e i cultori di marijuana preferiscono un servizio di spedizione discreto.
Proprio le modalità di spedizione hanno di molto rallentato le indagini e fino ad ora non vi sono notizie di arresti legati al caso.
Una spedizione discreta rende molto complessa la posizione di Amazon, in quanto il rilascio di dati personali, per quanto previsto dalla legge, non gioverebbe affatto all’immagine della compagnia, andando a compromettere la fiducia dei clienti abituali circa il trattamento dei propri dati.
La società di Jeff Bezos, infatti, ha limitato la collaborazione con le forze dell’ordine dello Stato della Florida allo stretto indispensabile, preferendo, come si è detto, far morire la notizia per vie trasverse, risarcendo personalmente la sfortunata coppia nella speranza di chiudere in fretta lo sfortunato capitolo.
La vicenda è chiusa?
L’intera vicenda, a più di un anno di distanza, sembra essersi chiusa nella più totale irrisoluzione per quanto i due malcapitati continuino ad affermare di non aver ancora ricevuto scuse sufficienti dal colosso dell’e-commerce.
Più che il buono da 150 dollari e un messaggio estremamente impersonale, infatti, la coppia ha espresso il desiderio di una maggiore attenzione e da un comunicato meno freddo e distaccato.
Alla fine gli eventi a cui sono stati esposti potevano fargli rischiare la galera.