Modificato il: 25/02/2020
Vuoi consumare cannabis in Austria? Scopri se la marijuana in questo Stato è legale e se è possibile la consegna a domicilio.
Ti rifornisci abitualmente di marijuana light a Milano e vuoi saperne di più sulla cannabis nei vari Stati del mondo?
Nello scorso articolo abbiamo parlato della legalizzazione della marijuana in Messico. Oggi invece torniamo in Europa, precisamente in Austria.
Tra i Paesi europei più affascinanti vi è indubbiamente l’Austria. Il suo nome sembra esser caduto nel dimenticatoio in seguito al crollo dell’Impero nel 1918, ma il paese di Mozart, Freud, Wittgenstein, Klimt e Schönberg non ha perso il suo antico fascino.
Il gioiello alpino continua ad essere caratterizzato da un turismo attivo di appassionati e ambientalisti affascinati dai paesaggi montuosi mozzafiato e dalle sponde romantiche del fiume più lungo d’Europa: il Danubio.
Se sei intenzionato a partire per l’Austria e consumi abitualmente erba, ti sarà estremamente utile tenere a mente la legislazione locale sulla marijuana in un Paese caratterizzato da una dei processi di depenalizzazione più permissivi del continente.
Vuoi sapere dove è legale l’erba in Europa? Leggi qui: “Marijuana legale in Europa: dov’è permessa la vendita e la consegna a domicilio“!
La marijuana in Austria.
L’Austria è il maggior produttore europeo di cloni di Cannabis, con un giro d’affari di decine di milioni di euro ogni anno.
Il mercato dei cloni e delle talee, reso legale nel 1998, è destinato agli usi ornamentali e industriali della cannabis, trattandosi per lo più della clonazione di piante femminizzate a partire da talee selezionate da destinare sia al mercato delle piante ornamentali sia a quello delle coltivazioni industriali.
Una delle aziende maggiori, la Flowery Field, dichiarava nel 2017 una produzione di circa 250.000 piante a settimana, con una domanda da parte del mercato interno di circa 300.000 esemplari al mese.
In Austria, infatti, la coltivazione della cannabis a scopo industriale, sia per ricavare biomassa sia per semi da devolvere all’industria alimentare, è da tempo avviata.
Sono circa 1000 gli ettari coltivati, portando l’Austria ad una produzione pari a quella dell’Inghilterra e dell’Ucraina, seconda solo a Francia, Italia e Germania.
L’uso terapeutico della marijuana è stato reso legale dal 2008 (per quanto alla nazione alpina mancano ancora le infrastrutture per rendersi autonoma nel settore e i due farmaci principali a base di cannabis, il Sativex e il Dronabinol, sono prevalentemente di importazione).
L’uso ricreativo della cannabis in Austria.
L’uso ricreativo resta ancora un reato nonostante fin dal 1997 l’Austria si sia munita di una delle legislazioni più all’avanguardia a livello europeo, sostituendo all’impostazione punitiva quella assistenziale.
Per cui il consumatore di cannabis non si vede affatto perseguito dalle forze dell’ordine ma assistito dallo Stato e la sua pena completamente commutata in un periodo di terapia.
L’intera legislazione si basa sulla fondamentale distinzione tra un dosaggio per uso personale e una quantità limite oltre la quale scatta il reato di spaccio, punibile legalmente con 3 anni di reclusione.
Per quel che riguarda marijuana e hashish, la soglia limite è fissata a 20 grammi, per cui, per quantitativi inferiori, non si incorre né in multe né in provvedimenti amministrativi.
D’altro canto la coltivazione privata della pianta di cannabis è permessa, a patto che le inflorescenze non vengano separate dalla pianta (ovvero non se ne faccia uso).
La legge austriaca non condanna, infatti, la pianta in sé, ma la produzione delle inflorescenze per l’impiego come stupefacenti.
Per quanto riguarda l’uso personale, invece, esso è fondamentalmente tollerato dalle forze dell’ordine se esso non sfocia nello spaccio, motivo per cui nei grossi centri abitati non si avrà difficoltà a riconoscere il tipico aroma in molte zone della città.
I servizi legati alla marijuana legale in Austria.
Una delle cose che maggiormente colpiscono il visitatore nelle città austriache è il libero commercio di accessori legati al consumo di cannabis.
Non sarà difficile incappare in negozi che espongono in vetrina Bong, cartine, grinder, oltre a fertilizzanti appositi, strumentazione per la coltivazione indoor e anche piantine piccole.
Tutti segnali che farebbero intuire una legalizzazione parziale se non totale della marijuana, ma così, al momento, non è: potete coltivarla come pianta ornamentale ma solo alcune tipologie che non comportano la fioritura.
La compravendita di marijuana e hashish è ancora completamente in mano al mercato nero, per lo più tollerato dalle forze dell’ordine se non sfocia in disordini pubblici.
Per tal motivo i growshop austriaci sono sprovvisti di inflorescenze, anche di cannabis light, e non si riscontra quell’enorme ventaglio di servizi ausiliari che caratterizzano, invece, l’Italia.
Non vi è, ad esempio, alcun servizio di consegna a domicilio di cannabis light e per lo più la popolazione autoctona preferisce consumare marijuana in privato, nelle abitazioni o in alcuni locali ben selezionati, nei quali le forze dell’ordine non mettono piede.
In definitiva si tratta di una fase di transizione tra la illegalità (ancora ufficiale) e la legalizzazione.
In Austria, infatti, vi è una forte community di amatori della marijuana che spinge per la legalizzazione e gli esponenti del partito Verde propongono periodicamente al governo disegni di legge una svolta progressista in tema cannabis.
Costo e qualità della cannabis in Austria.
La cannabis è commercializzata a nero da due principali canali.
Da una parte vi è la marijuana a basso costo (circa 10 euro a grammo), venduta principalmente da spacciatori nord africani, di qualità scadente e assolutamente priva di alcuna garanzia.
Invece in alcuni locali è possibile incontrare spacciatori locali che, a prezzi maggiori, fino a 20 euro a grammo, forniscono erba di qualità maggiore, spesso autoprodotta.