Tutti gli effetti collaterali della cannabis terapeutica

cannabis terapeutica effetti collaterali

Modificato il: 25/02/2020

L’assunzione di cannabis terapeutica presenta effetti collaterali?


Se hai provato marijuana light a Milano grazie al nostro servizio di consegne a domicilio, molto probabilmente ti sarai chiesto se si tratti della cannabis terapeutica che possono prescrivere i medici.

La risposta è no: la cannabis light per essere considerata tale deve presentare bassissime percentuali di THC (il cannabinoide con effetti psicotropi), precisamente contenute entro lo 0,5%.

Il CBD, il cannabinoide non psicotropo che presenta numerose proprietà benefiche, è invece contenuto in alte percentuali nelle infiorescenze di marijuana legale: talvolta può superare anche il 20%.

Nella marijuana medica invece il THC va ben oltre lo 0%: ad esempio nella cannabis FM1 le quantità sono comprese tra il 13 e il 20%, mentre nella cannabis FM2 si aggirano intorno al 5-8%. Parliamo quindi di un prodotto che agisce particolarmente sulla psiche.

L’effetto del tetraidrocannabinolo, anche se mitigato dal CBD, è comunque notevole.

Ovviamente la cannabis terapeutica presenta numerosi aspetti positivi che la rendono ideale per il trattamento di diverse patologie (come la sindrome di Tourette, l’asma, la sclerosi multipla etc.), ma anche diversi effetti collaterali.

Vediamo prima di tutto in che modo può aiutarti e poi quali effetti negativi possono insorgere durante il trattamento.

Effetti benefici della cannabis terapeutica

È importante che tu sappia che non ti verrà mai venduta cannabis terapeutica sotto forma di fiori di marijuana. Le farmacie infatti ricevono il prodotto già sminuzzato; da questa materia prima realizzano dei medicinali galenici (ovvero prodotti in farmacia ) attenendosi ad un dosaggio di cannabis ben preciso.

A questo punto possono distribuirlo alle persone che presentano una ricetta prescritta dal medico.

Quali benefici ti dà l’assunzione di medicinali a base di cannabis terapeutica? Ecco per quali patologie puoi utilizzarlo secondo il Ministero della Salute (e solo se sei resistente ai farmaci tradizionali):

  • malattie che causano paralisi associata a dolori fisici, per esempio la sclerosi multipla;
  • dolori cronici, principalmente nevralgie, in quanto la cannabis terapeutica funge da analgesico. L’efficacia dei farmaci cannabinoidi nella terapia del dolore è altamente riconosciuta: il medicinale più adatto a tal proposito risulta essere il Bediol, ma anche il Sativex per il dolore neuropatico;
  • anoressia, cachessia e perdita di appetito in caso di AIDS e terapie antitumorali (il THC infatti contrasta l’inappetenza);
  • glaucoma, al fine di contrastare l’ipertensione;
  • asma, in quanto i cannabinoidi fungono da broncodilatatori;
  • sindrome di Gilles de la Tourette, al fine di attenuare gli spasmi muscolari involontari (il medicinale più adatto sembrerebbe essere il Bedrocan);
  • nausea, vomito e cinetosi causate da alcune terapie come le cure per HIV, la radioterapia e la chemio.

Cosa può succedere però se si assumono i farmaci a base di cannabis terapeutica? Quali sono gli effetti collaterali?

Possibili effetti collaterali da utilizzo di farmaci a base di cannabis terapeutica

Al fine di soddisfare i tuoi dubbi dobbiamo fare la distinzione tra effetti collaterali acuti e affetti collaterali a lungo termine.

Quelli acuti si manifestano improvvisamente, con una certa intensità ma hanno vita breve. Gli effetti collaterali a lungo termine si presentano invece dopo un utilizzo prolungato dei farmaci a base di cannabis terapeutica.

Cannabis terapeutica: effetti collaterali acuti

Ecco di seguito quali effetti negativi potresti riscontrare immediatamente dopo l’assunzione di marijuana terapeutica (scompaiono in genere dopo qualche ora o al massimo 3 giorni):

  • euforia
  • disforia (depressione associata a irritazione e ansia)
  • sedazione
  • paura di morire
  • impressione di poter perdere il controllo
  • problemi di memoria
  • percezione del tempo dilatata
  • depressione
  • episodi di allucinazioni
  • ridotte capacità psicomotorie
  • secchezza delle fauci
  • difficoltà nell’articolare correttamente parole e frasi
  • debolezza
  • aumento dei battiti cardiaci
  • ipotensione arteriosa
  • nausea

controindicazioni cannabis terapeutica

Tutti questi effetti collaterali sono dati dal THC, tanto che non sono presenti in caso di assunzione di marijuana light.

Vuoi sapere se puoi guidare dopo l’assunzione di marijuana medica? Leggi qui: “Cannabis terapeutica e patente“!

Cannabis terapeutica: effetti collaterali a lungo termine

Per fortuna gli effetti collaterali a lungo termine sono decisamente pochi. Ecco di seguito quelli riscontrati fin’ora nei pazienti che hanno assunto farmaci a base di cannabis medica per diverso tempo:

  • tolleranza (ovvero efficacia ridotta nel tempo) a numerosi effetti del THC, in particolare a diversi effetti psichici e alle alterazioni psicomotorie, ma purtroppo anche a diversi effetti positivi come il miglioramento della pressione oculare e l’efficacia antiemetica;
  • dipendenza con sintomi fisici come aumento della salivazione e dissenteria e sintomi psichici come ansia, insonnia e agitazione;
  • psicosi nelle persone con propensione allo sviluppo di questa patologia.

Anche in questo caso gli effetti collaterali sono tutti dovuti al cannabinoide psicoattivo, il THC, e non al CBD.

In conclusione

Gli effetti collaterali della cannabis terapeutica sono legati al THC, il cannabinoide psicotropo.

Si tratta di effetti possibili, non attestati nel 100% dei casi; i più gravi sono quelli a breve termine e la loro durata può variare da una manciata di ore fino a qualche giorno al massimo.

Si tratta comunque di effetti generalmente tollerabili rispetto al beneficio che i farmaci galenici a base di marijuana possono apportare alla qualità della tua vita.