Modificato il: 25/02/2020
Quali sono gli effetti positivi della cannabis light, ed in particolare del CBD, sulla respirazione.
Hai acquistato la tua marijuana legale a Milano e ora vorresti utilizzarla al per respirare meglio?
Devi sapere che la marijuana medica, molto diversa dalla marijuana light, può essere utilizzata per placare le crisi d’asma. Infatti il THC (contenuto in elevate percentuali nella cannabis ad uso terapeutico) è un eccellente broncodilatatore, perfetto per chi soffre di problemi respiratori.
Sappi però che anche la cannabis light presenta forti benefici sulla respirazione, dunque il tuo acquisto è stato più che azzeccato.
Ma perché ci sentiamo di scrivere questa affermazione?
In che modo la cannabis light può aiutarti a respirare meglio.
La marijuana light e i prodotti da essa derivati (come l’olio CBD) offrono numerosi benefici al nostro organismo. Il CBD, contenuto in elevate percentuali nell’erba legale, è infatti un:
- antiemetico (contrasta nausea e vomito)
- analgesico
- antispastico
- antinfiammatorio
- stimolatore dell’appetito
E tanto altro ancora.
Prendiamo come riferimento le sue proprietà antispastiche e antinfiammatorie e andiamo ad analizzare cosa sia un broncospasmo, ovvero uno dei principali sintomi di asma, bronchite e altre patologie che affliggono l’apparato respiratorio.
I broncospasmi sono nello specifico delle contrazioni involontarie, anomale ed eccessive della muscolatura liscia che riveste bronchi e bronchioli. Tali contrazioni causano una fortissima difficoltà a respirare per via della parziale o, nei casi più gravi, completa ostruzione delle vie aeree.
Tra i sintomi più evidenti del broncospasmo, riscontrabili dall’esterno, possiamo citare i seguenti:
- rantolii durante la respirazione
- respiro sibilante (il caratteristico “fischio” prodotto dalle vie respiratorie parzialmente occluse)
- tosse, provocata dalla maggior produzione di muco da parte di bronchi e bronchioli
- dolore e oppressione al petto
Se il CBD è un antispastico e antinfiammatorio dovrebbe placare anche i broncospasmi, giusto?
Questa potrebbe essere solo un’ipotesi… Ma in realtà è una certezza grazie a una ricerca pubblicata nel 2012 sulla rivista Current Drug Targets.
Benefici del CBD sulla respirazione (e non solo): lo studio dell’Università di Firenze.
Uno studio condotto da diversi ricercatori del Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze indaga sul ruolo dei cannabinoidi nella modulazione infiammatoria dei disturbi respiratori allergici, dolore infiammatorio e ictus ischemico.
La ricerca ci offre informazioni aggiornate sulle interazioni tra metabolismo endocannabinoide, prostanoidi e ossido nitrico e sull’interessamento dei cannabinoidi nel processo infiammatorio, concentrandosi in particolare sulle seguenti circostanze:
- reazioni immunitarie / allergiche
- dolore infiammatorio
- neuroinfiammazione
I ricercatori hanno identificato due tipologie di recettori dei cannabinoidi, CB1 e CB2. Questi appartengono alla famiglia dei recettori accoppiati alle proteine G e sono colpiti da numerosi ligandi esogeni (medicinali, tossine etc.) ed endogeni (ormoni, neurotrasmettitori etc.).
Dallo studio si è riscontrato come l’attivazione dei recettori CB2 sui mastociti ha effetti antinfiammatori diretti. Causa in particolare una riduzione del rilascio di mediatori pro infiammatori (come instamina e serotonina) da parte di queste cellule.
L’attivazione dei recettori CB1 sulle terminazioni nervose bronchiali ha invece effetti broncodilatatori. Infatti rilassa la muscolatura liscia delle vie aeree: può essere quindi utile nell’iperreattività delle vie aeree e nell’asma.
I ricercatori hanno inoltre dimostrato che l’interferenza farmacologica con il metabolismo endocannabinoide determina un’attività antidolorifica mediata dai recettori CB1 e CB2.
Non solo: in condizioni particolari, l’attivazione dei recettori CB1 nei vasi sanguigni cerebrali può avere effetti anti-ischemici benefici. Inoltre gli endocannabinoidi possono anche legarsi ai recettori vanilloidi e sono dunque capaci di mediarne gli effetti neurotossici.
Puoi ben immaginare però che le diverse modalità di assunzione di CBD possono influire sui suoi reali benefici.
Come assumere CBD al fine di non danneggiare le vie respiratorie?
Ora sai che il CBD, mediante l’attivazione dei recettori CB1 e CB2, agisce positivamente sul sistema respiratorio: ha infatti effetto broncodilatatore, in quanto rilassa la muscolatura liscia che riveste i bronchi e i bronchioli.
Fai attenzione però alle modalità di assunzione. Il fumo non è sicuramente tra le procedure più indicate per utilizzare marijuana light e di conseguenza assumere CBD, mentre la vaporizzazione non è stata abbastanza “collaudata” da poter conoscere appieno i suoi effettivi danni o benefici.
Se hai problemi respiratori come l’asma o la bronchite ti sconsigliamo vivamente di fumare o vaporizzare la marijuana light. Questi sistemi non aiuteranno di certo le tue povere vie aeree.
Al fine di beneficiare al meglio degli effetti broncodilatatori del cannabidiolo ti consigliamo di assumerlo mediante l’olio CBD, uno dei più famosi prodotti derivati dalla marijuana light: puoi ordinarlo con il nostro servizio di consegna di marijuana light a Milano.
In alternativa puoi preparare un’ottima tisana alla marijuana light e goderti al meglio le proprietà benefiche del CBD sulla tua respirazione insieme ai suoi effetti rilassanti, antinfiammatori e analgesici.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22420307