Modificato il: 25/02/2020
Anche la Grecia si è aperta alla cannabis light. Ma questo Stato permette anche le consegne a domicilio? Leggi l’articolo e scoprilo!
Hai già provato il servizio di consegna a domicilio di marijuana light a Milano e vuoi sapere se negli altri Stati europei sia permesso l’acquisto ed il consumo di questo prodotto?
Nello scorso articolo abbiamo parlato della situazione della cannabis light in Francia. Oggi invece ci concentreremo sulla Grecia.
La Grecia, dopo i disastri economici degli ultimi anni che l’hanno più volte vista sull’orlo della bancarotta, ha deciso di ripartire proprio da uno dei settori più innovativi del nuovo millennio: la cannabis light.
Il Governo, guidato da Alexis Tsipras, nel 2017 ha legalizzato la marijuana medica, o marijuana light.
Questa varietà presenta tassi di THC (tetraidrocannabinolo, il metabolita psicoattivo) contenuti tra lo 0,2% e lo 0,6%, e tassi di CBD (cannabidiolo, il metabolita miracoloso) variabili fino ad un massimo del 30/40%.
Si tratta di un mercato che solo in Italia ha permesso di sottrarre dai 90 ai 170 milioni di euro all’anno alle organizzazioni criminali, e che in Grecia permetterebbe alla nazione di ripartire nella costruzione di una propria economia interna dalle macerie della crisi del 2015.
La marijuana light in Grecia: la fine di un’epoca.
Il 2016 ha segnato per la Grecia la fine di un’epoca.
La grande repressione della cannabis aveva portato il paese ellenico a misure estreme, come la rimozione di alcune varietà locali di marijuana, e ad applicare una delle legislazioni più rigide in area europea.
Fino al 2013 erano previsti fino a 5 anni di galera per un semplice caso di possesso di cannabis.
Il 2016 è l’anno della svolta perché il governo ha messo in piedi un gruppo di lavoro per valutare la piena legalizzazione della coltivazione della cannabis light e l’incentivazione del settore.
Nel 2017, inoltre, il Governo ha annunciato la piena legalità del consumo di cannabis light per coloro in possesso di prescrizione medica.
Un primo passo importante che segnava definitivamente la fine della grande repressione e l’inizio di una nuova era per la marijuana in Grecia.
Nel marzo 2018, infine, anche in seguito alla legalizzazione della cannabis in Canada e al conseguente interesse da parte di investitori israeliani e canadesi, il Governo ha definitivamente rimosso il divieto di coltivazione e produzione della marijuana light, liberalizzando la compravendita di prodotti derivati dalla canapa.
A sancire il tutto, nel gennaio 2019 si è tenuto l’Athens Cannabis Expo 2018 e il 2 febbraio 2019 la EOF, l’Autorità Greca per i Farmaci, ha individuato le prime indicazioni mediche per la somministrazione della cannabis.
In generale si tratta di indici estremamente positivi sia per il Paese, al quale il settore della marijuana gioverebbe circa 2 miliardi di introiti all’anno, sia per i consumatori che, dopo anni di persecuzioni, vedrebbero finalmente riconosciuti i propri diritti.
L’Athens Cannabis Expo 2018
L’Athens Cannabis Expo 2018 ha visto la Grecia ritornare al centro dell’interesse mondiale, stavolta per motivi molto più felici.
Vi hanno preso parte i maggiori esperti del settore cannabico internazionale oltre a numerose aziende e cooperative greche, europee e internazionali.
Si è fatto presente di come la cannabis rappresenti il futuro di numerosi settori, dal farmaceutico a quello delle costruzioni, e come in particolare l’economia greca, tuttora pericolante, possa trarre enormi benefici dall’interesse di investitori internazionali legati alla produzione e alla coltivazione della cannabis.
Un ulteriore segnale positivo è arrivato in seguito all’Expo, con la Hempoil che ha lanciato il primo Cannabis ATM ad Atene.
Si tratta di una macchina automatica con capacità di circa 450 prodotti e la possibilità di pagare in contanti o tramite carta di credito, attiva 24 ore su 24.
Sono previste in seguito ulteriori installazioni nelle maggiori città elleniche e distribuirà erba di cannabis senza semi coltivata in Italia.
Una legalizzazione ancora a metà
Nonostante i grossi passi mossi dal paese ellenico verso la legalizzazione della cannabis light, essa riguarda ancora e solo la produzione e l’uso medico, lasciando l’uso ricreativo ancora in mano alle rigide regolamentazioni precedentemente in vigore.
Ancora una volta l’interesse per la marijuana light si è dimostrato essere prevalentemente economico.
Nonostante la velocità del processo di legalizzazione ha ancora lasciato ampi margini di miglioramento sui quali il Governo si può concentrare, ancora oggi si rischia la reclusione con poco più di mezzo grammo in tasca.
Se la legislazione ellenica si è mossa rapidamente e con una certa efficienza per quanto riguarda l’uso terapeutico della cannabis light, puntando per lo più alla creazione di un florido settore del turismo medico che già da anni interessa i Balcani, manca completamente uno sforzo parallelo per quel che riguarda il possesso personale e l’uso a scopo ricreativo.
Essere scoperti in possesso di marijuana light senza una prescrizione medica può portare serie conseguenze penali, in termini di anni di reclusione.
Ciò comporta importanti limitazioni per i servizi: se il primo Cannabis ATM è stato impiantato ad Atene nel 2019, ancora nulla fa presagire la nascita di servizi di consegna a domicilio o di libera compravendita.
Prospettive future della cannabis light in Grecia
La legalizzazione a metà che ha interessato negli ultimi anni la Grecia non è probabilmente destinata a rimanere tale.
Nonostante il Governo non abbia al momento accennato a mettere in campo studi per una legalizzazione totale, il Primo ministro Alexis Tsipras non ha nascosto la propria simpatia per i movimenti dei cultori della cannabis.
I provvedimenti legali del 2017 e del 2018 hanno fatto esplodere a livello nazionale un gran numero di gruppi e associazioni che ora spingono in tale direzione, facendo presagire che in tempi non eccessivamente lunghi la Grecia interverrà nuovamente a mitigare le leggi in materia.