Modificato il: 25/02/2020
Le principali differenze tra THC e CBD.
Vuoi ordinare marijuana legale a Milano e hai scoperto che questa tipologia di cannabis sia ricca di CBD e povera di THC (<0,2%), ma vuoi sapere quale sia la differenza tra queste due sostanze?
Come forse saprai, THC e CBD sono i due principali cannabinoidi presenti della marijuana, ovvero composti naturali che interagiscono con dei recettori presenti in tutto il corpo provocando diversi effetti.
Gli esseri umani, insieme a tutti i vertebrati come cani, gatti, pesci e uccelli, producono endocannabinoidi, neurotrasmettitori che si legano ai recettori e incidono su dolore, umore, appetito, sonno e una varietà di altre funzioni.
I cannabinoidi esogeni, invece, non sono prodotti dall’organismo, ma si possono trovare nella marijuana. Questi sono il THC, il CBD e una varietà di altri composti.
Il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD) presentano diverse funzioni e il nostro organismo reagisce in modi completamente differenti alla loro assunzione.
Sai che i fiori di cannabis ricchi di cannabinoidi sono quelli provenienti dalle piante di genere femminile? Leggi qui come distinguerle da quelle di genere maschile: “Canapa maschio legale: a cosa serve e come distiguerla dalla pianta femminile“.
La differenza tra THC e CBD
I ricercatori hanno identificato due recettori nel corpo umano che rispondono alla cannabis, noti come CB1 e CB2. Questi recettori fanno parte del più ampio sistema endocannabinoide, che aiuta a regolare la secrezione ormonale per influenzare l’appetito, l’umore e l’energia.
Jeffrey Raber, CEO del laboratorio californiano di chimica della cannabis The Werc Shop, dice che sebbene CBD e THC abbiano gli stessi atomi, tali atomi sono stati riorganizzati in modo molto diverso.
I recettori CB1 sono i più importanti nel sistema nervoso centrale, mentre i recettori CB2 si trovano maggiormente nel sistema nervoso periferico.
Ciò che interagisce con i recettori CB1 ha più probabilità di avere effetti psicoattivi in quanto interessano il cervello e il midollo spinale. Qualsiasi cosa interagisca con i recettori CB2 influenza tendenzialmente il resto del corpo, ad esempio riducendo le infiammazioni, rilassando i muscoli etc.
Il THC, come puoi immaginare, tende a legarsi maggiormente ai recettori CB1 e in genere innesca quella sensazione di euforia tipica dello sballo.
Il CBD, invece, ha una maggiore affinità con i recettori CB2 senza dunque essere psicoattivo, motivo per cui la marijuana light è un prodotto legale in Italia mentre la cannabis non depotenziata non lo è.
In ogni caso questo non vuol dire che il THC si lega esclusivamente al CB1 e il CBD si lega esclusivamente al CB2.
Il CBD può infatti interagire con i recettori CB1 e il THC può interagire con i recettori CB2, ma entrambi hanno decisamente maggiori probabilità di fare il contrario.
E la maggior parte dei prodotti a base di CBD non ti sballerà, perché nel nostro Paese i prodotti a base di canapa non possono essere venduti legalmente se contengono un contenuto di THC superiore allo 0,2%.
CBD e THC insieme: come funzionano se combinati?
I consumatori di cannabis riferiscono meno stati di ansia e paranoia quando consumano prodotti con THC e CBD, rispetto ai prodotti che contengono solo THC. In uno studio sul Journal of Psychopharmacology, i partecipanti ai quali è stato somministrato CBD prima della somministrazione di una dose di THC puro hanno avuto meno danni cognitivi e paranoia rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto solo THC.
“In un certo senso, CBD e THC insieme agiscono in modo diverso rispetto a quando sono usati da soli”, ha spiegato Raber. Dice che possono accadere uno o entrambi i seguenti eventi:
- i recettori possono essere attivati in modo diverso,
- i recettori CB1 e CB2 possono cambiare.
In sostanza, se il THC e il CB1 interagiscono meno grazie al CBD, si sperimentano meno effetti psicoattivi. La presenza del CBD, per qualche ragione, ti fa sentire meno lo sballo, l’ansia e la paranoia.
Quali sono invece gli effetti del CBD e del THC presi separatamente?
Effetti del CBD
Il CBD, presente in elevate percentuali nella cannabis light, ha un effetto davvero benefico nel nostro organismo. Numerosi studi hanno infatti riscontrato le seguenti azioni principali:
- antidolorifica (analgesica)
- antinfiammatoria
- antiemetica (riduce o elimina nausea e vomito)
- antispastica
- anticonvulsivante
- antiossidante
- rilassante
- ansiolitica
- antidepressiva
Si tratta di un principio attivo della cannabis ampiamente studiato in campo medico proprio per i suoi benefici contro insonnia, depressione, dolori cronici e numerose altre problematiche.
Inoltre, come precedentemente scritto, il cannabidiolo non è psicoattivo ma anzi: può controllare e mitigare nettamente gli effetti del THC.
Effetti del THC sul nostro organismo
Il THC è il cannabinoide psicoattivo della cannabis. Agisce sul nostro cervello e può causare le seguenti sensazioni e i seguenti principali effetti:
- “high”, ovvero la classica forte euforia data dalla marijuana;
- bocca asciutta;
- attacchi di fame incontrollati, ovvero la cosiddetta fame chimica;
- battito cardiaco accelerato;
- irritazione oculare;
- tempi di risposta più lenti della media;
- perdita di memoria a breve termine;
- problemi di coordinazione;
- aumento della creatività;
- ansia;
- paranoia.
In conclusione
THC e CBD sono i due principali cannabinoidi presenti nella marijuana, i quali interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide causando diversi effetti.
Il CBD è nello specifico il cannabinoide maggiormente positivo per il nostro organismo, capace perfino di controllare e ridurre l’azione del THC.
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