Modificato il: 25/02/2020
L’uso di cannabis in Bangladesh è legale? Scopri tutto riguardo la vendita, il consumo e le (eventuali) consegne a domicilio.
In Italia, grazie alla legge 242/2016, è possibile la produzione e la vendita di marijuana light. Il mercato nato attorno a questo settore è in continua crescita ed evoluzione, e si adatta pienamente alle esigenze dei consumatori.
Per esempio noi di legaldelivery.it ci occupiamo di consegnare cannabis legale a Milano, direttamente a domicilio, al fine di garantire la massima riservatezza ai nostri clienti.
In altri Stati del mondo, come il Colorado, la marijuana è stata completamente legalizzata: si può acquistare presso negozi appositi (i dispensari) e consumare in ambienti privati, al fine da preservare i bambini e proteggerli dall’inalazione passiva di questo prodotto.
Ma per quanto riguarda altri Paesi, come il Bangladesh, la situazione non è proprio così rosea.
Cannabis in Bangladesh: legale o illegale?
La coltivazione, il trasporto, la vendita, l’acquisto e il possesso di tutte le forme di cannabis è illegale in Bangladesh dalla fine degli anni ’80.
Tuttavia, gli sforzi per renderla legale in un Paese in cui l’erba fa parte della tradizione e della cultura sono abbastanza potenti, motivo per cui si spera in un cambio di direzione nei prossimi anni.
Anche la cannabis medica, secondo le leggi locali, non viene per nulla differenziata da quella usata a scopi ricreativi.
Nello specifico, la coltivazione della cannabis è stata vietata nel 1987 e la vendita nel 1989. L’attuale legge che regola il consumo della marijuana in Bangladesh è il Narcotics Control Act del 1990. Questo Atto conferisce ai giudici la possibilità d’imporre addirittura la condanna a morte per possesso di cannabis oltre due chilogrammi.
Occorre precisare che in Bangladesh la cannabis viene ritenuta una droga potenzialmente mortale e molto pericolosa.
Oggi a Dhaka la cannabis può essere trovata solo in punti di rivendita non ufficiali e nascosti; si tratta, difatti, di un mercato nero che di anno in anno sembra crescere inesorabilmente.
Attualmente non sono disponibili cifre affidabili, ma secondo le previsione la produzione di cannabis in Bangladesh, specialmente nella regione del Chittagong Hill Tract, è in aumento.
Laddove esiste la domanda, in effetti, l’offerta è destinata a crescere.
Nessuno infatti sembra curarsi molto delle leggi che vietano il consumo della marijuana in Bangladesh, tant’è che secondo alcune testimonianze è possibile persino fumare la marijuana di fronte alla stazione di polizia… E non se ne interesserà nessuno.
Com’è ovvio, al fine di evitare spiacevoli sanzioni (se non, peggio, il carcere), ti sconsigliamo fortemente questo comportamento, ma ti abbiamo fatto questo esempio per spiegarti come molti considerino il proibizionismo come un qualcosa di estremamente sbagliato e di facciata.
Una scelta, insomma, dettata unicamente dalla volontà politica, ma non dalla reale esigenze del popolo locale.
Dal momento che non vi è alcuna restrizione ferrea da applicare, la maggior parte dei poliziotti in questo paese non si preoccupa dei turisti, né tantomeno della gente del posto.
È facile notare che i poliziotti stessi accettano volentieri un po’ di erba se gli viene offerta.
Il tutto, come già accennato, perché la marijuana è una parte fondante della tradizione locale: un qualcosa di cui molti cittadini del Bangladesh non possono generalmente fare a meno.
La vendita illegale di marijuana in Bangladesh
In tutto il Bangladesh ci sono diverse persone che, letteralmente, vendono l’erba per strada.
Non solo: anche gli stessi conducenti dei mezzi pubblici possono consigliare ai viaggiatori uno o l’altro posto in cui acquistare un po’ di cannabis.
Un giornalista ha anche detto che è possibile trovare della cannabis perfino su piccole bancarelle di tabacco nella zona, vendute alla luce del sole proprio perché nessuno ormai ci fa caso.
L’uso di marijuana in Bangladesh è rischioso?
Anche se la tolleranza o la mancanza di leggi su queste sostanze è notevole, il Paese in sé è in realtà molto pericoloso e completamente instabile.
Ti stai chiedendo perché?
Ebbene, spesso avvengono esecuzioni per strada, senza dunque un processo da parte della giuria.
Il Paese continua a soffrire di ampia corruzione, disordini e violenza politica. Gli ostacoli alla crescita del Bangladesh includono questi principali fattori:
- frequenti cicloni e inondazioni
- imprese statali inefficienti
- strutture portuali mal gestite
- una crescita della forza lavoro che ha superato i posti di lavoro disponibili
- l’uso inefficiente di risorse energetiche (come il gas naturale)
- forniture di energia insufficienti
- l’attuazione lenta delle riforme economiche
- lotte intestine politiche
- corruzione.
Tutto questo, pur non avendo niente a che fare con la marijuana stessa, in realtà potrebbe influire in una maniera particolare sul consumo.
Si tratta, per giunta, di una questione relativa alla fortuna.
Molte persone che giungono in Bangladesh non trovano problemi relativi all’acquisto di cannabis. Tuttavia, vi potrebbero essere delle situazioni un po’ particolari che in una o nell’altra maniera potrebbero determinare un certo rischio.
Inoltre, com’è ovvio, non vi sono servizi ufficiali o non ufficiali della consegna di marijuana a domicilio ed è consigliabile evitare persino di chiedere a proposito di questo servizio.
Molto meglio semplicemente non comprarla e non consumarla in questo Stato.